Solai e Tetti in Legno V.2018 - Lamellare, Massello, Abete, Castagno, ..


Software per il calcolo dei solai e dei tetti in legno
Caratteristiche Geometriche, Caratteristiche meccaniche legname, 
Analisi strutturale, Verifica Flessione e Taglio,
Relazione di Calcolo, Elaborati grafici BMP, DXF, DWG
 Software Solai e Tetti in Legno

calcolo solai e tetti in legno D.M. 17/01/2018

tipologia solaio - alla lombarda, alla piemontese

a semplice o a doppia orditura

analisi dei carichi Neve Vento 

Verifica a Presso Flessione - Verifica a Taglio - Verifica Instabilità di Trave - Verifica Instabilità di Colonna

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Solai e Tetti in Legno è un software avanzato progettato specificamente per il calcolo e la progettazione di solai in legno. È una soluzione completa e intuitiva che offre agli ingegneri, architetti e professionisti del settore edile gli strumenti necessari per affrontare progetti di solai con precisione ed efficienza.

Ecco alcune delle caratteristiche e funzionalità tipiche del software STL.2018:

  1. Analisi Strutturale: Il software è in grado di condurre un'analisi approfondita della struttura del solaio, considerando carichi, distribuzioni di carico, resistenza del materiale e altri fattori influenti.

  2. Calcolo dei Carichi: Consente di applicare e calcolare i carichi statici che giocano sul solaio, inclusi quelli dovuti a persone, mobili, attrezzature, neve e vento.

  3. Verifica delle Normative: Il software tiene conto della normativa nazionale (D.M.17/01/2018) riguardante il ​​dimensionamento e la resistenza delle strutture in legno, garantendo che il progetto sia conforme ai requisiti normativi.

  4. Materiali personalizzabili: permette di specificare le proprietà del legno utilizzato nel progetto, inclusa la densità, la resistenza, l'umidità, ecc.

  5. Simulazioni di carico: Consente di eseguire simulazioni e analisi di stress per valutare la resistenza e la stabilità del solaio.

  6. Visualizzazioni grafiche: fornisce visualizzazioni 2D e 3D del progetto, mostrando in modo chiaro la disposizione degli elementi strutturali ei risultati delle analisi.

  7. Dimensionamento degli Elementi Strutturali: Determinare le dimensioni ottimali per travi, travetti e altri elementi strutturali del solaio, garantendo che siano in grado di sopportare i carichi applicati.

  8. Report e Documentazione: Genera report dettagliati che includono i risultati delle analisi, le specifiche dei materiali e le informazioni sul dimensionamento degli elementi strutturali.

  9. Compatibilità con altri software: può integrarsi con altri software di progettazione e modellazione, facilitando il flusso di lavoro e la condivisione di dati.

  10. Supporto tecnico e aggiornamenti: fornisce accesso a un team di supporto tecnico che può assistere gli utenti in caso di domande o problemi. Inoltre, offre aggiornamenti regolari per garantire che il software sia sempre all'avanguardia.

Un software di questo tipo è uno strumento essenziale per i professionisti che si occupano di progettazione e ingegneria strutturale, poiché offre un modo efficiente ed accurato per valutare e progettare solai in legno in conformità alle normative vigenti.


Index
  1. Tipologia Solaio
  2. Geometria Solaio
    1. Verifica di Resistenza al Fuoco
    2. Trave di Colmo
    3. Display Entità
  3. Ipotesi di Vincolo
  4. Analisi dei Carichi
  5. Archivio Legnami
  6. Coefficienti di Sicurezza
  7. Verifica
    1. Verifica SLU
    2. Verifica SLE
  8. Relazione di Calcolo
  9. Elaborati Grafici

 

 

Solaio e Tetti in Legno 2018

Manuale : Solai e Tetti in LegnoAcquista : Solai e Tetti in Legno

 

Versione 2018 - Creata il 16/04/2018 , è stata aggiornata al nuovo D.M. 17/01/2018 "Norme Tecniche per le Costruzioni"

Adeguate le tabelle relative ai coefficienti di sicurezza per le azioni, per il materiale, per la durata del carico, etc.

Aggiornato il modulo relativo all'Analisi dei Carichi, sulla base di quanto introdotto dal nuovo D.M. 17/01/2018, (Il Carico Accidentale viene considerato Carico di Media Durata; Il Carico da Neve è considerato di Breve Durata o Istantaneo a seconda dell'altezza sul livello del mare);

Inserita la Verifica di Instabilità per elementi Inflessi e per elementi compressi.


Versione 2017 - Creata il 16/02/2017

Introdotta la possibilità di sciegliere la Tipologia del solaio : (orizzontale o inclinato, con o senza travi secondarie, con o senza tavolato sovrastante);

Solaio a Travi Orizzontali - Disposizione detta anche "alla Lombarda". Le travi principali , chiamate arcarecci o terzere o correnti, sono disposte orizzontalmente e parallele alla muratura perimetrale del fabbricato.

Solaio a Travi Inclinate - Disposizione detta anche "alla Piemontese". Le travi principali , chiamate Falsi Puntoni, sono disposte secondo la linea di massima pendenza delle falde e perpendicolari alle murature perimetrali del fabbricato.


Versione 2009 - Creata il 20/04/2009  , è stata aggiornata al nuovo D.M. 14/01/2008 "Norme Tecniche per le Costruzioni"

Consente la verifica dei solai in legno in relazione agli stati limite che si possono verificare durante la vita nominale degli stessi, secondo quanto indicato nel nuovo D.M. 14/01/2008.

- facilita la scelta della tipologia di solaio (orizzontale o inclinato, con o senza travi secondarie, con o senza tavolato sovrastante);

- è dotato di un archivio personalizzabile delle tipologie di legno e delle relative caratteristiche meccaniche;

- consente di effettuare velocemente l’analisi dei carichi sulla base dei valori imposti dalla normativa;

- consente di determinare velocemente il Carico da Neve ed il Carico dovuto al  Vento.


Versione 1 - Creata il 24/01/2003

Basata sul metodo delle tensioni ammissibili, consente il calcolo delle sollecitazioni (dipendente dallo schema statico adottato), e la verifica delle sezioni maggiormente sollecitate, utilizzando fondamentalmente le formule spiegate nei corsi di Tecnica delle Costruzioni delle facoltà di Ingegneria

 

 

Tipologia Solaio

La tipologia del solaio che si intende calcolare può essere specificata selezionando il menù "Dati Solaio" - "Tipologia Solaio"

 Menu Tipologia Solaio

Nella relativa finestra di dialogo, occorre prima specificare il tipo di solaio, in funzione della disposizione delle travi principali:

Solaio a Travi Orizzontali

Solaio a Travi Orizzontali

La disposizione delle travi principali è anche detta alla Lombarda, chiamate "arcarecci", "terzere" o "correnti", le stesse sono disposte orizzontalmente e parallele alle murature perimetrali del fabbricato.

Solaio a Travi Inclinate

Solaio a Travi Inclinate – alla Piemontese

La disposizione delle travi principali è anche detta alla Piemontese, chiamate "falsi puntoni", le stesse sono disposte secondo le linee di massima pendenza delle falde e perpendicolari alle murature perimetrali del fabbricato.

Quindi occorre selezionare una delle tipologie predefinite a seconda del numero di falde e del tipo di solaio:

Solaio Piano
Tetto ad 1 Falda
Solaio Piano   Tetto ad 1 Falda alla Lombarda Tetto ad 1 Falda alla Piemontese 
Tetto a 2 Falde
 Tetto a 2 Falde alla piemontese  Tetto a due Falde a Travi Orizzonatli  
Pergolato/Tettoia
 Pergolato a Travi Inclinate  Pergolato a Travi Orizzontali  
 Padiglione 
 Tettoa Padiglione a Travi Inclinate  Tettoa Padiglione a Travi Orizzontali  

 

Geometria Solaio

Nella finestra di dialogo che si attiva selezionando il menu "Dati Solaio" - "Geometria Solaio" è possibile inserire i dati necessari a definire le caratteristiche Geometriche del solaio:

 Caratteristiche Geometriche Solaio

  • La luce del solaio
    Dato ovviamente essenziale per eseguire il calcolo del solaio.
  • La larghezza del solaio
    Dato non necessario per eseguire il calcolo, ma necessario per la corretta rappresentazione grafica della Pianta e/o dell’assonometria della struttura.
  • L’inclinazione a del solaio
    Dato facoltativo, indica l’inclinazione della falda.
    Nel caso di solaio a travi orizzontali, corrisponde con l’inclinazione delle travi principali nel piano trasversale delle stesse, mentre nel caso di solaio a travi inclinate corrisponde con l’inclinazione delle travi principali nel piano longitudinale delle stesse
  • Le dimensioni e le caratteristiche delle travi principali
    Nell’apposito riquadro di tale finestra di dialogo, è possibile inserire le dimensioni delle travi principali, (inserita base ed altezza, il programma calcola in automatico l’area, i momenti d’inerzia ed i moduli di resistenza), le caratteristiche del tipo di legno utilizzato (peso specifico, tensioni, ecc.), l’interasse a cui sono poste le travi.
  • Le dimensioni e le caratteristiche delle travi secondarie
    Se oltre alle travi principali, nel solaio si hanno delle travi secondarie, è necessario attivare la relativa casella e nel relativo riquadro inserire le dimensioni, il tipo di legno, l’interasse, ecc. delle stesse.
  • Le dimensioni e le caratteristiche del tavolato
    Se oltre alle travi principali, nel solaio si ha un tavolato sovrastante, è necessario attivare la relativa casella e nel relativo riquadro inserire il tipo di legno, lo spessore, ecc. dello stesso.
  • I Parametri relativi alla verifica di Resistenza al Fuoco
    Facoltativo, qualora si deve effettuare anche la verifica di resistenza al fuoco, consente di registrare i parametri necessari per tale verifica.
  • Eventuale Trave di Colmo e Trave di Mezza Casa

Nel caso di solai a Travi Inclinate a 2 Falde, è inoltre possibile specificare se le travi principali poggiano al colmo su un setto murario oppure se è presente una trave di colmo e/o se è presente la trave di mezza casa.
Attivando le relative caselle, è possibile inserire le dimensioni, il tipo di legno, l’interasse, ecc. delle stesse.


Tetto a 2 Falde

Nella finestra di dialogo sono inoltre presenti vari pulsanti che consentono di modificare il tipo di visualizzazione grafica della struttura che si sta progettando.

 

Verifica di Resistenza al Fuoco elementi lignei

Qualora è necessario eseguire la Verifica di resistenza al Fuoco, selezionando il relativo comando , si attiva il pulsante Imposta Parametri Fuoco , mediante il quale

Geometria Solaio - Resistenza al Fuoco

è possibile attivare la seguente finestra di dialogo, in cui possono registrarsi i parametri necessari per effettuare la suddetta verifica:

Verifica Resistenza al Fuoco

Resistenza al Fuoco (art. 4.4.14)

Le verifiche di resistenza al fuoco potranno eseguirsi con riferimento a UNI EN 1995-1-2, utilizzando i coefficienti gM (v. § 4.4.6, Tab. 4.4.III) relativi alle combinazioni eccezionali.

Circolare 2 febbraio 2009 N.617 C.S.LL.PP.

C4.4.14 RESISTENZA AL FUOCO

A completamento di quanto previsto nel §3.6.1 delle NTC, e con riferimento a una prefissata resistenza al fuoco, espressa come grandezza temporale, per una generica sezione trasversale di un elemento ligneo si definisce:

  • linea di carbonizzazione: il confine tra lo strato carbonizzato e la sezione trasversale residua;
  • sezione trasversale residua: la sezione trasversale originaria ridotta dello strato carbonizzato;
  • sezione trasversale efficace: la sezione trasversale originaria ridotta, oltre che dello strato carbonizzato, anche di un successivo strato in cui si considerano nulli i valori di resistenza e di rigidezza.

La resistenza al fuoco può essere valutata sotto l’ipotesi che le proprietà meccaniche della sezione lignea residua non risultino ridotte rispetto alle condizioni a temperatura di normale utilizzo.

Il calcolo della capacità portante allo stato limite ultimo di collasso (per rottura o per instabilità) di ogni singolo elemento strutturale deve essere effettuato con riferimento a una sezione trasversale efficace, geometricamente definita ad un determinato istante in funzione della velocità di demolizione della sezione lignea causata dalla carbonizzazione.

Generalmente il calcolo può essere effettuato nella sezione ridotta più sollecitata.

Per quanto riguarda gli effetti prodotti dalle azioni dirette applicate alla costruzione si adotta, in generale, la combinazione valida per le cosiddette combinazioni eccezionali di cui al §3.6 delle NTC.

Per quanto riguarda la velocità di carbonizzazione, nonché per i valori di resistenza e di modulo elastico di progetto della sezione efficace, si potrà fare riferimento a quanto riportato nelle pertinenti normative tecniche di comprovata validità.

La resistenza della struttura lignea non coincide, in generale, con quella delle singole membrature componenti, essendo determinanti le prestazioni dei collegamenti e degli altri componenti (come ad esempio i sistemi di stabilizzazione) che, nella pratica, sono abitualmente realizzati con elementi metallici.

Ai fini del calcolo della resistenza al fuoco della struttura lignea è necessario quindi potere valutare la resistenza al fuoco offerta dagli eventuali collegamenti presenti.

Le cosiddette unioni “non protette” (cioè unioni realizzate con elementi metallici esposti, in tutto o in parte), progettate correttamente per le combinazioni a temperatura ambiente e purché a comportamento statico globalmente simmetrico, possono essere generalmente considerate soddisfacenti alla classe di resistenza R15 o R20, secondo quanto riportato nelle pertinenti normative tecniche di comprovata validità.

Oltre tali valori sono necessari requisiti aggiuntivi da considerare attentamente in sede di progetto, in particolare sullo spessore dell’elemento ligneo collegato e sulla distanza del generico mezzo di connessione dai bordi e dalle estremità del medesimo elemento.

Una più elevata resistenza al fuoco per un collegamento può essere ottenuta, in genere, con una adeguata progettazione del medesimo o mediante protezioni da applicare in opera: anche in questo caso si potrà fare riferimento ad idonea sperimentazione o a quanto riportato nelle pertinenti normative tecniche di comprovata validità.

1.1.1.1.CNR-DT 206/2007

1.1.1.1.1.       Comportamento al fuoco

Di seguito sono riportate alcune istruzioni riguardanti il calcolo della “resistenza al fuoco” della struttura lignea. É utile porre in evidenza, sin dall’inizio, la distinzione esistente tra i concetti di “resistenza al fuoco” e di “reazione al fuoco”. Per reazione al fuoco si intende la capacità di un materiale di contribuire a un incendio e di propagarlo, mentre la resistenza al fuoco indica la capacità di un manufatto di svolgere la propria funzione dal momento in cui viene investito da un incendio. Mentre la reazione al fuoco di un materiale (o manufatto) sarà quindi espressa da un codice corrispondente ad una classificazione (UNI-EN 13501/1), la resistenza sarà espressa in termini di tempo (usualmente minuti).

La resistenza al fuoco non è una caratteristica intrinseca dei materiali ma esprime una prestazione dell’elemento strutturale, o dell’elemento non strutturale, o della struttura nei confronti dell’azione di incendio, dipendendo quindi, oltre che dalle proprietà fisiche e meccaniche del materiale, dai criteri costruttivi e realizzativi della struttura e quindi anche dalle scelte progettuali effettuate.

La resistenza della struttura lignea non coincide, in generale, con quella delle singole membrature componenti, essendo determinanti le prestazioni dei collegamenti e degli altri componenti (come ad esempio i sistemi di stabilizzazione) che, nella pratica, sono abitualmente realizzati con elementi metallici.

Si assume che le proprietà meccaniche della sezione lignea residua, ad una certa distanza dallo strato carbonizzato, non risultino ridotte rispetto alle condizioni standard.

Per quanto riguarda gli effetti prodotti dalle azioni dirette applicate alla costruzione si adotta, in generale, la regola di combinazione valida per le cosiddette combinazioni eccezionali, effettuando quindi una verifica allo stato limite ultimo utilizzando valori pertinenti dei coefficienti di sicurezza e dei coefficienti di combinazione.

I metodi di valutazione della sicurezza prevedono differenti livelli di semplificazione, potendosi in genere attuare:

  • l'analisi strutturale globale, quindi verificando la disequazione:

                                        Ad,fi(t) ≤ Rd,fi(t)                (12.1)

nella quale:

  • Ad,fi è l’effetto (valore di progetto) delle azioni nella situazione di incendio; se gli effetti non aumentano durante l'incendio (come usualmente avviene), è accettabile ipotizzare che:

                                          Ad,fi = 0.7·Ad;

  • Rd,fi è la corrispondente resistenza di progetto nella medesima condizione,
  • t è la durata di esposizione al fuoco;
  • l'analisi di parti della struttura, considerando in modo approssimato l'interazione tra le diverse parti della struttura;
  • l'analisi di singoli elementi, considerando come condizioni iniziali al contorno quelle corrispondenti alle normali condizioni di servizio.

Si definiscono i seguenti termini che nel seguito saranno utilizzati, con riferimento alla sezione trasversale di un generico elemento di legno (Figura 9):

  • linea di carbonizzazione: confine tra strato carbonizzato e sezione trasversale residua;
  • sezione trasversale residua: sezione trasversale originaria ridotta dello strato carbonizzato;
  • sezione trasversale efficace: sezione trasversale originaria ridotta dello strato carbonizzato e

di un successivo strato in cui si considerano nulli i valori di resistenza e di rigidezza.

Il metodo di calcolo che può essere adottato per il singolo elemento di legno prevede quindi la preventiva valutazione della velocità di demolizione della sezione lignea causata dalla carbonizzazione, la determinazione di una sezione efficace ridotta rispetto a quella originaria in corrispondenza della resistenza (tempo) richiesta, il calcolo della capacità portante (per rottura o per instabilità) allo stato limite ultimo di collasso, calcolo che può essere effettuato nella sezione ridotta più sollecitata.

Per quanto nel seguito non esplicitamente trattato, si potrà comunque fare riferimento a quanto riportato nella normativa EN 1995-1-2.

Sezione elemento ligneo parzialmente carbonizzato

Sezione trasversale di un elemento ligneo parzialmente carbonizzato

1.1.1.1.2.      Resistenza di un elemento ligneo esposto al fuoco

Per il singolo elemento ligneo esposto al fuoco, in assenza di valutazioni più rigorose, si può fare riferimento al calcolo della cosiddetta “sezione efficace” in corrispondenza del tempo t richiesto di resistenza al fuoco. Tale sezione si ottiene riducendo la sezione iniziale di una profondità di carbonizzazione "effettiva" calcolata come di seguito esposto:

def =dchar +kodo

lato esposto al fuoco

 dove:

  • def è la profondità di carbonizzazione;
  • dchar= βot;
  • βo è la velocità di carbonizzazione ideale, convenientemente superiore a quella effettiva, per includere gli effetti (negativi) di fessurazioni e arrotondamento degli spigoli della sezione;
  • ko è il coefficiente dipendente dal tempo t, variabile linearmente tra 0 (in corrispondenza del tempo t =0) e 1 (in corrispondenza del tempo t =20 minuti), ed assunto costante e pari ad 1 per t >20 minuti;
  • do = 7mm.

Per quanto riguarda la velocità di carbonizzazione βo, in mancanza di valutazioni sperimentali dirette effettuate in accordo alle pertinenti normative CEN, si può fare riferimento a quanto riportato nella Tabella 12.1.

Velocità di Carbonizzazione

 Per la resistenza e per i moduli elastici di progetto della sezione efficace, nella verifica della capacità portante, si adottano i seguenti valori:

Resistenza al Fuoco - Sezione Efficace           

 

Trave di Colmo e Trave di Mezza Casa

Nel caso di solai a Travi Inclinate a 2 Falde,

 Tipologia Solaio - Tetto a 2 Falde a Travi inclinate

è possibile specificare se le travi principali poggiano al colmo su un setto murario oppure se è presente una trave di colmo e/o se è presente la trave di mezza casa.

Attivando le relative caselle, è possibile inserire le dimensioni, il tipo di legno, l’interasse, ecc. delle stesse:

Trave di Colmo

Specificando le dimensioni ed il tipo di materiale, il software in automatico procederà al calcolo delle relative caratteristiche geometriche e meccaniche:

TRAVE DI COLMO -  (Sezione Rettangolare, in Legno  Lamellare GL24h)

   Altezza                       h =     20,00 cm

   Base                          b =     15,00 cm

   Area trasversale        A =    300,00 cm²

   Peso Specifico          P =    380,00 kg/mc =      3,80 kN/mc

   Momento d'Inerzia    Iy=  10000,00 cm4

   Modulo resistente     Wy=   1000,00 cm³

   Modulo Elastico        E =  11600,00 N/mm²

   Resist. Flessione      Fm,k=     24,00 N/mm²

   Resist. Taglio           Fv,k=      2,70 N/mm²

 

 

Display Entità ed impostazioni grafiche

Nella finestra di dialogo relativa alle caratteristiche geometriche del solaio, se si desidera è possibile modificare le impostazioni di visualizzazione relative alla grafica del solaio.

  • Vista 3D

Attivando o disattivando il pulsante "Vista 3D" è possibile passare dalla visualizzazione in pianta del solaio alla visualizzazione assonometrica dello stesso

Visualizzazione 3D struttura

  • Display Entità

Selezionando il pulsante "Mostra Entity Display" si attiva una finestra di dialogo in cui è possibile impostare vari parametri per la visualizzazione della struttura 

Display Entità Grafica Solaio

ad esempio:

è possibile modificare il colore dei setti ed il tipo di visualizzazione:

- Trasparente

- Trasparente / Diagonale

- Semitrasparente

- Opaco 

Impostazioni Visualizzazione Setti

è possibile modificare le modalità di visualizzazione del tavolato

 Impostazioni Visualizzazione Tavolato

 

Ipotesi di Vincolo

Selezionando il comando "Dati Solaio" - "Ipotesi di Vincolo" è possibile scegliere il tipo di vincolo che si deve avere all'estremità delle travi principali:

- Appoggio; 

- Incastro;

- Semincastro

Ipotesi di Vincolo

Specificato il tipo di vincolo , il software in automatico aggiorna i diagrammi di Momento Flettente e Taglio per la componente del Carico perpendicolare alla Falda.

Tali diagrammi dipendono ovviamente oltre che dal tipo di vincolo anche dalla tipologia di solaio selezionato.

 Sollecitazioni Solaio a Travi Inclinate con Trave di Mezza Casa    Sollecitazioni Solaio a Travi Orizzontali e Vincolo di Incastro  

 

Analisi dei Carichi

  Selezionando tale comando appare una finestra di dialogo che consente di effettuare velocemente l’analisi dei Carichi.

- Carichi Permanenti Non Strutturali

- Carichi variabili di Lunga Durata

- Carichi Variabili di Breve durata

- Carichi istantanei : Carico da Neve e Carico da Vento.

Analisi dei Carichi

  Inserendo i singoli carichi, il software i automatico aggiorna il carico totale agente sul solaio , comprensivo del peso proprio degli elementi strutturali

Carico da Neve

      Nel caso particolare di un solaio di copertura in cui bisogna prevedere il carico da neve, si osservi che selezionando il pulsante  “Modifica carico da neve”, si attiva la seguente finestra di dialogo che consente velocemente di determinare la formula da utilizzare per il carico da neve ed il relativo valore in kN/mq (in base a quanto indicato dalla normativa), a seconda dell’altezza sul livello del mare, della Zona, del coefficiente di esposizione e del coefficiente di Forma.

 Carico da Neve

 

Carico da Vento

     Selezionando il pulsante  “Modifica carico da Vento”, si attiva la seguente finestra di dialogo che consente velocemente di determinare la formula da utilizzare per il carico da Vento ed il relativo valore in kN/mq (in base a quanto indicato dalla normativa), a seconda dell’altezza sul livello del mare, della Zona, del coefficiente di esposizione e del coefficiente di Forma.

Carico da Vento

 

 

Archivio Legnami

Il comando “Archivio Legnami” attiva la finestra di dialogo che consente di gestire il database del materiale Legno, mediante la specifica dei profili caratteristici di ciascun tipo di legno.

database Materiali Legno

Grazie a tale modulo, è possibile creare un proprio archivio dei materiali più comunemente utilizzati, quindi sarà sufficiente specificare in ogni elemento strutturale (travi principali, tavolato) il numero del materiale per caricare immediatamente i valori delle caratteristiche meccaniche dell’elemento (resistenza caratteristica, modulo elastico, etc.)

 

Coefficienti di Sicurezza

Il comando “CoefSic” consente di specificare i coefficienti di sicurezza utilizzati nel progetto.

Ovviamente, nel progetto occorre imporre i coefficienti da Normativa, ma il programma consente di variare gli stessi in un singolo progetto, qualora condizioni particolari possano richiederlo.

In tal modo, l’utente può decidere se solo in qualche caso particolare desidera modificare a vantaggio di sicurezza il coefficiente da utilizzare nel progetto, mantenendo inalterati i valori da normativa.

Coefficienti per le Azioni

Tabella 2.6.I - D.M. 17/01/2018

Coefficienti di Sicurezza per le Azioni

Coefficienti per i Materiali

Tabella 4.4.III - D.M. 17/01/2018

Coefficienti di Sicurezza per i materiali

Coefficienti per la durata del Carico

Tabella 4.4.IV - D.M. 17/01/2018

 Coefficienti di Sicurezza per la Durata del Carico

Coefficienti di Combinazione

Tabella 2.5.I - D.M. 17/01/2018

Coefficienti di Combinazione

Coefficienti di Amplificazione deformazioni

Tabella 4.4.V - D.M. 17/01/2018 

Coefficienti di Amplificazione delle Deformazioni

 

 

Verifica

L'opzione "Verifica" del menu principale consente il calcolo delle sollecitazioni e la verifica del solaio. Ovviamente devono prima inserirsi i dati necessari affinché tale calcolo possa effettuarsi.

I risultati di tale calcolo (in termini di tensioni e deformazioni) vengono immediatamente visualizzati in un’apposita finestra di dialogo “risultati verifica” che si attiva automaticamente per un immediato controllo degli stessi.

In particolare , come si evince dalla figura seguente, vengono mostrate due schede :

- la Scheda "Relazione" , in cui sono riportate le Verifiche di Sicurezza agli Stati Limite (SLU , SLE) ed in cui sono evidenziate le eventuali verifiche non soddisfatte:

 Verifica Solai e Tetti in Legno

- la scheda "Sollecitazioni" in cui vengono mostrati i diagrammi delle sollecitazioni di Momento Flettente e Taglio ed eventuale Sforzo Assiale:

 Diagrammi Sollecitazioni

Se dopo aver effettuato la verifica, si modifica un dato della struttura quali ad es. la base B delle travi principali, dopo aver registrato tale modifica, il programma in automatico riesegue la verifica e ne mostra immediatamente i risultati sulla finestra di dialogo suddetta.

 

Verifica SLU

La verifica allo S.L.U. viene eseguita sulla base di quanto indicato al punto 4.4.8 del D.M. 17/01/2018, adottando combinazioni del tipo:

                                qd = gg1·G1 +  gg2·G2 +  gq·[Qk1 + S(y0i·Qki)]         (i=2,n) 

e verificando che le tensioni indotte risultino inferiori  alla resistenza di calcolo:

                               Sd  < Rd

Combinazioni di Carico x S.L.U.

A seconda dei carichi che sono stati inseriti nella struttura, il software determina le varie combinazioni di carico e determina la c.c. che induce le maggiori sollecitazioni nella struttura

N°Cmb.

Azioni                                                                 qd(kN/mq)

  T.P.

  Tav.

  1

gg1·Gk+ gg2·G2+ gq·[Qk1+ y02·Qk2+y03·Qk3]

  3,07

  2,89

  2

gg1·Gk+ gg2·G2+ gq·[Qk2+ y01·Qk1+y03·Qk3]

  4,22

  4,04

  3

gg1·Gk+ gg2·G2+ gq·[Qk3+ y01·Qk1+y02·Qk2]

  3,15

  2,97

   VERIFICA TRAVI PRINCIPALI

   Coefficienti Normativi relativi al Materiale (Lamellare GL24h)

   Coefficiente Materiale     :           g =   1,50

   Classe di Servizio          :            8   U> 85%.

   Coefficiente Durata Carico :       kmod =   0,70

   Resistenza a Flessione     :        fmd =  11,20 N/mm² =   1,12 kN/cmq

   Resistenza a Taglio        :           fvd =   1,26 N/mm² =   0,13 kN/cmq

   Resistenza a Compressione  :   fcd =  11,20 N/mm² =   1,12 kN/cmq

   Carico totale:                           Q  = 4,220 kN/mq

   Carico su 1 trave:                    q  = 4,220 kN/ml

   Compon. perpen. falda:          qv = q·cos(a) =      4,014 kN/ml

   Compon. parall. falda:            qo = q·sen(a) =      1,304 kN/ml

   VERIFICA FLESSIONE DEVIATA

   Sezione di estremità

   Mv  = 8,36 kNm

   Mo  = 2,72 kNm

   sv  = Mv / Wy = 0,784 kN/cmq

   so  = Mo / Wz = 0,318 kN/cmq

                                     s =  sv + km·so = 1,007 kN/cmq  < fmd

                                     s = km·sv + so = 0,867 kN/cmq  < fmd

   Sezione di Mezzeria

   Mv  = 4,18 kNm

   Mo  = 1,36 kNm

   sv  = Mv / Wy = 0,392 kN/cmq

   so  = Mo / Wz = 0,159 kN/cmq

                                  s =  sv + km·so = 0,503 kN/cmq  < fmd

                                  s = km·sv + so = 0,434 kN/cmq  < fmd

VERIFICA TAGLIO

   Tv = 10,03 kN

   To = 3,26 kN

   tv = 1.5·Tv/A  = 0,047 kN/cmq

   to = 1.5·To/A  = 0,015 kN/cmq

                                 t = (tv²+to²)½ = 0,049 kN/cmq  < fvd

 

Verifica SLE

 La verifica allo S.L.E. viene eseguita sulla base di quanto indicato al punto 4.4.7 del D.M. 17/01/2018,  sommando:

- la deformazione istantanea Uist calcolata sulla base delle combinazioni di carico frequenti:

                                            qd = G1 +  G2 + y11·Qk1 + S(y2i·Qki)          (i=2,n)

- con la deformazione differita, pari alla deformazione istantanea U'ist calcolata sulla base delle combinazioni di carico quasi permanenti:

                                            qd = G1 +  G2 + S(y2i·Qki)                    (i=1,n)

moltiplicata per il  Coefficiente Kdef  che tiene conto dell'aumento di deformazione con il tempo dovuto a viscosità ed umidità.

 Determinata la combinazione di Carico che fornisce il valore max di qd, la deformazione istantanea viene calcolata con la formula seguente:

           Uv = (qv·L^4)/(384·E·Jy)  ;  Uo = (qo·L^4)/(384·E·Jz)                                    U = (fv²+fo²)½

Combinazioni di Carico x S.L.E.

COMBINAZIONI FREQUENTI

N°Cmb.

Azioni                            qd (kN/mq)

  T.P.

  Tav.

   1

Gk+G2+y11·Qk1 + (y22·Qk2+y23·Qk3)

  2,45

  2,33

   2

Gk+G2+y12·Qk2 + (y21·Qk1+y23·Qk3)

  1,76

  1,64

   3

Gk+G2+y13·Qk3 + (y21·Qk1+y22·Qk2)

  2,46

  2,34

COMBINAZIONE QUASI PERMANENTE

N°Cmb.

Azioni                            qd (kN/mq)

  T.P.

  Tav.

    1

Gk+G2 + (y21·Qk1+y22·Qk2+y23·Qk3)

  2,65

  2,53

   VERIFICA TRAVI PRINCIPALI

   Uist =  0,34 cm     U'ist =  0,28 cm

   Ufin = Uist + Kdef·U'ist  =  0,57 cm < L/ 300  =   1,67 cm

 

 

Relazione di Calcolo

Selezionando il menu "Genera" - "Relazione di Calcolo" appare a Video una finestra di dialogo in cui è possibile specificare i paragrafi da inserire nella relazione di calcolo.

Paragrafi Relazione di Calcolo

Facendo click sul pulsante "Compila", in automatico il software compilerà la relazione di calcolo con tutti i paragrafi specificati.

Solo a scopo dimostrativo si riportano in appresso le schermate relative ai vari paragrafi.

Testata 

Testata Relazione di Calcolo

Premessa

Premessa Relazione di Calcolo

Caratteristiche Geometriche

Caratteristiche Geometriche Solaio - Relazione di Calcolo

Analisi dei Carichi

Analisi Dei Carichi - Relazione di Calcolo

Verifiche Stati Limite

Verifica Stati Limite - Relazione di Calcolo 

Verifica a Presso Flessione - Verifica a Taglio - Verifica Instabilità di Trave - Verifica Instabilità di Colonna

Verifica SLU - Relazione di Calcolo

ecc. ecc.

Dopo aver controllato a video la Relazione di Calcolo, è possibile salvare la stessa in formato RTF, DOC, selezionando il pulsante "Salva su File"

Salva File - Relazione di Calcolo

 

Elaborati Grafici

Selezionando il menu "Genera" - "Elaborati Grafici" è possibile specificare il tipo di grafico che si desidera: Pianta Solaio, Vista 3D, Diagrammi Sollecitazioni

 Esecutivi di Cantiere - Solaio in Legno

Tali grafici verranno automaticamente creati dal software, e mostrati in una finestra di "Anteprima di Stampa" nella quale è possibile procedere con :

  • - La stampa diretta del grafico
  • - La modifica / personalizzazione del grafico mediante l'inserimento di testo, linee, cerchi, etc.
  • - La creazione di una immagine bitmap 
  • - La creazione di un file DXF da importare successivamente nel software Cad.

 

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